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lunedì 11 agosto 2008

greetings from too far FROM a. TO G.



da Antonella Anedda, Il catalogo della gioia, Donzelli


A
: E' la lettera dello stupore, la vocale che fa schiudere le labbra. Quella del respiro e del sollievo.
[...]
G: E' la lettera delle parole che salgono lentamente alla gola, del genuflettersi davanti alle cose, dunque un po' del guarire.



A
Adorare (le immagini)
la bellezza dei giardini minuscoli e dei boschi
una sedia appoggiata alla parete e il vapore dei faggi.
Gettando lo sguardo sui balconi dove una tovaglia ondeggia
e per un attimo sembra
ci si metta sul cuore
colmandolo di azzurro, placandolo
col suo tonfo nel vento.

E adorare i quadri che gli esseri umani hanno dipinto
i mondi senza vento che respirano quieti nei musei
[...]
siamo esistiti davvero davanti a quie colori
in un tempo perfetto, la grande tela di allora, dipinta con amore
piena di azzurro e porpora, di boschi, di preghiere...

... tela che ancora dura, soltanto non dipinta, tessuta
cardata con cautela e ora di nuovo
forse, pronta per il colore.



G
Guarire
Cautamente dall'amarezza viene estratto un colore.
Un succo di erbe per il verde dell'aria.

[...]

La notte fila le nuvole di lana, 
fila e corre su un vetro di ospedale

cuce con cura il sogno tutto intero
lo mette con l'ovatta in un cuscino.

Stanno insieme al balcone come amanti
aspettano l'azzurro tra le dalie.

Dicono al dolore:

"Dormi se puoi adesso che è mattino
scorri dai vetri della casa

lascia che il latte scenda nella gola
piano a piccoli sorsi fino al sangue".
 



 

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